Descrizione chiesa:
La chiesa di S. Cataldo si eleva sullo stesso stereobate sul quale è impiantata la chiesa di S. Maria dell’Ammiraglio, soprannominata della Martorana, che costituiva uno degli spalti orientali dell’antica Palermo romana.
La costruzione muraria di questa splendida chiesa, voluta forse da Maione di Bari, ammiraglio e gran cancelliere del re Guglielmo I, intorno al 1154, è molto somigliante a quella di S. Giovanni degli Eremiti, ma la pianta se ne allontana, è a tre navate terminate da absidiole, ed a quella di S. Maria Maddalena.
Ciò si evince da un documento del luglio 1175, nel quale Guglielmo, conte di Marsico, dichiarava di aver venduto alla Dogana dei Baroni tutte le case da lui possedute a Palermo, presso la chiesa di Giorgio d’Antiochia, in onore della Beata Vergine ed aggiungeva che queste, compresa la cappella di S. Cataldo, appartenevano a Maione di Bari.
La chiesa è attigua alla Martorana, voluta dall’ammiraglio Giorgio di Antiochia, ministro di Ruggero II, e sorse come cappella di un sontuoso palazzo oggi scomparso, nei pressi di quella che fu la casa di Goffredo Martorana.